Perché un datore di lavoro dovrebbe fare prevenzione?
- Dovere morale
- Evitare contravvenzioni e condanne penali
- Evitare infortuni
- Evitare malattie professionali
In realtà non necessariamente in questo ordine, l’INAIL ad esempio attraverso la sua Banca dati statistica (in ambito di sicurezza sul lavoro), fornisce numeri impressionanti (e tristi) in riferimento a infortuni e malattie sul lavoro.
Gli infortuni professionali denunciati in Italia ogni anno sono infatti più di 600.000!
Denunce di infortuni sul lavoro
Mentre le malattie professionali denunciate nel 2016 sono circa 60.000 (+ 30% rispetto al 2012), circa 1300 in più rispetto al 2015.
Il riconoscimento di malattie professionali rispetto alle denunce è pari al 37% e il 64% dei casi totali riguarda patologie del sistema osteo-muscolare.
Sul nostro territorio, a San Marino, l’organo di vigilanza della sicurezza sul lavoro è il Dipartimento Prevenzione, che fornisce periodicamente i dati statistici. Nel corso del 2016 il numero delle malattie professionali riconosciute (59%) ha superato, a differenza degli anni precedenti, le malattie professionali non riconosciute.
Anche nella nostra Repubblica, le malattie muscolo-scheletriche sono la prima causa di denuncia e di riconoscimento di malattie professionali.
Tornando sul territorio italiano, nel 2016 le cosiddette “morti bianche” sono state 1104, numero leggermente in ribasso rispetto agli anni precedenti. A concludere l’anno con il drammatico primato è stata proprio l’Emilia Romagna con 136 vittime, seguita da Lombardia e Veneto. La Valle D’Aosta chiude 2015 e 2016 senza casi di morti sul lavoro.
Il settore delle costruzioni rimane il più colpito (circa il 15% del totale) mentre la fascia di età tra i 45 e i 54 anni risulta la più esposta.
Denunce di infortuni sul lavoro con esito mortale
Numeri preoccupanti che devono fare riflettere.